Sulle spiagge di Pescara meno 25% di turisti. “Prezzi invariati, ma gli ombrelloni restano vuoti”

“Siamo nel periodo più turistico dell'anno, ma non c'è gente: siamo qui a contare le pecore. A luglio abbiamo registrato un meno 25% nei consumi rispetto allo stesso mese del 2024”. Così lo storico gestore di uno stabilimento balneare abruzzese Riccardo Padovano, presidente regionale del Sib Confcommercio, il sindacato dei balneari, traccia un parziale bilancio della stagione estiva e analizza la situazione in corso.
“Tutto sommato - dice Padovano - gli abbonamenti stagionali sono invariati, ma molti clienti non vengono in spiaggia perché andare al mare, ormai, costa. Il problema non è il caro ombrelloni, ma il caro vita. Da qui, l'effetto spiagge vuote a cui stiamo assistendo questa estate. Registriamo più presenze nel weekend, ma sono clienti locali. Mancano i turisti”.
Se il tema sta facendo discutere in tutta Italia, in Abruzzo, sottolinea Padovano, “la situazione è la stessa su tutta la costa, non ci sono zone che si salvano. La gente non viene al mare perché sono aumentati i costi in generale, come, ad esempio, autostrade, benzina, parcheggi. Anche i bed and breakfast e gli alloggi della zona - sottolinea - hanno registrato una flessione e si stima che il 30% sia rimasto vuoto. Non è una fuga verso altre mete, le persone non si stanno proprio muovendo”.
“Io, ad esempio, ho allestito nuove palmette per i giornalieri, ma non le sto affittando. Il giornaliero - sottolinea - è venuto completamente meno. C'è un pò più di movimento nei fine settimana, ma parliamo di persone del posto e considerando che siamo nel periodo più turistico dell'anno c'è davvero poca gente. Anche le altre zone, a partire dall'Emilia-Romagna, stanno soffrendo, ma da noi l'impatto è maggiore”.
Nel ricordare che “abbiamo anche una spada di Damocle sulla testa, cioè la direttiva Bolkestein, su cui dobbiamo vedere cosa accadrà”, Padovano sottolinea che bisognerebbe lavorare meglio sulla promozione del territorio. “Le mete da cui dobbiamo attrarre turismo sono quelle del Nord Europa, come Danimarca, Norvegia, Svezia. Con quei turisti - dice - in bassa stagione potremmo offrire prezzi vantaggiosissimi”.
Tra le criticità analizzate dal presidente del Sib, c'è anche il collegamento marittimo con la Croazia. “Deve essere ripristinato a tutti i costi - osserva -. Non può essere che siamo bloccati a causa dei problemi legati al mancato dragaggio, che non consente di ripristinare una linea così importante. Peraltro, questo non è un problema solo di Pescara, ma di tutto il nostro territorio. La nostra regione è bellissima, ma non siamo bravi a promuoverla. È questo - conclude Riccardo Padovano - il vero dramma dell'Abruzzo”.
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